La figura del cosi detto  “ ermafrodito “ del quadro invoca poeticamente quella del transessuale. In risposta alla domanda spontanea del pubblico rispetto alla scelta della opera, che sembrerebbe a un primo sguardo disattento esulare  dal tema “donna e

natura nella metropoli” io rispondo sottolineandone la pertinenza: infatti  la rivoluzione

femminile, che ha messo in rilievo e in discussione il carattere maschilista della società

portando avanti le lotte contro il rifiuto e l’emarginazione dai ruoli sociali, è simile alle rivendicazioni dell’ individuo transessuale.

Già la rivoluzione, difesa ed acquisizione di potere della donna contemporanea si è costituito come un passo in più nello sviluppo sociale, adesso la domanda che presenta quest’ opera e si alla stessa maniera chi è successo con la donna, la società potrà mai offrire una integrazione sociale a  questa figura del “transessuale” , ormai marginale e problematica appunto per la sua condizione“ antinaturale ”.

Donna che vuole diventare uomo o bene  uomo che vuole diventare donna, fenomeni naturali  come clonazioni, mutazioni genetiche fanno pensare nei limiti tra scienza e ruolo sociale, tra scambio di sesso o accettazione di suo ruolo.

Fiol neoespressionista contemporaneo si affianca cosi agli artisti che assumono un ruolo ideologico attivo nella società  che esprime con la sua arte una osservazione, un pensiero ,per  così dire, presso dal “ vivo”  attraverso la  propria esperienza sociale e personale.

Alejandro de Luna critico d’arte