L’artista presenta tre grandi passioni tematiche che costituiscono il centro del  suo interesse. La prima  s’identifica con l’ architettura delle città, nella problematica in confronto, sintesi e dialogo, con la natura nella contemporaneità. La seconda s’identifica  con lo sviluppo economico e i mezzi di trasporto (navi, aeroplani,ecc…).

La terza s’identifica con la comunicazione visiva dell’immaginario femminile, (le veline, di cui già parla Carlo Franza nelle sue critiche).

Buratti raccoglie e applica alla sua pittura il concetto pop dell’opera d’arte come prodotto di stampo decisamente commerciale. Questo neopop si riflette non solo nella riproduzione dei multipli delle veline, accostate al simbolo economico dei prodotti; codici a  barre, ma anche alla mentalità commerciale della Milano città, sotto il segno e  l’ influenza dell’ ideologia americana.
Nel piano formale e stilistico l’ autore conserva un certo ” romanticismo” dei primi del novecento che si riferisce alle “vedute  urbane” e all’ estetica del cinema statunitense degli anni 20,visione sobria e cosciente rispetto alla conseguenze tanto positive quanto negative del progresso.  Mezzi di comunicazione, inquinamento, rapporto tra gli animali e le città, tutto ciò espresso attraverso un linguaggio pittorico fatto con pochi mezzi, è caratterizzato da sfumature e i toni grigi e bruniti tipici della Milano del pm10.

Alejandro de Luna critico d’arte