Artista e curatrice d’Arte esprime se stessa a immagine e somiglianza della   femminilità

e saggezza dalla madre natura.

La sua ricerca neoromantica e contemporanea si caratterizza per un modus operandi  che evidenzia la riproduzione dei propri autoritratti all’interno della natura o delle istallazioni dove si ricrea il rapporto e interazione spirituale, creativa e tecnica dell’arte con la natura e con il proprio Io.

Espressione del ritorno cosciente dell’artista verso le primigenie fonti di potere e conoscenze ancestrali, presenti nella madre terra che la società contemporanea sembra avere dimenticato.  L’artista, come afferma Cristina Guerra, “riscopre le radici di antichi saperi, di rituali, forse proprio quelle delle tradizione pagane che dall’Irlanda all’Inghilterra fino al paganesimo autoctono rivalorizzano non solo l’aspetto propriamente magico della natura quanto la presa di posizione di ogni singola persona in difesa e nel rispetto della natura nei convulsi tempi contemporanei

Pluralità delle tecniche, fotografia, video, istallazioni rispondono all’idea di confermare la mutazione dell’artista in una specie di sacerdotessa che collega l’Arte contemporanea a madre natura.

Alejandro de Luna critico d’arte